lunedì 30 luglio 2012

Lo Storiario racconta: la Musica di Luglio in Maremma

Non racconto una storia antica, oggi.
In questi giorni ho ascoltato dei Concerti bellissimi e questo ti voglio raccontare.
Devi  sapere che a Pitigliano, a Sorano e a Sovana, insomma dai noi, nelle città del Tufo della Maremma Toscana, tutti gli  anni nel mese di Luglio, arriva un gruppo di gente.
Sono Maestri che insegnano musica ad allievi italiani,  ed anche forestieri...

Maremma boncitta,
come sono stato contento in questi giorni!
Li conosci  anche tu ?
Si chiamano "Ad Occhi Chiusi" e  sono un'Associazione musicale.



Loro, i maestri e gli allievi suonano dovunque, nei vicoli, nelle piazze, nelle cattedrali, nei Teatri...


Anche oggi che sono andati via, io continuo a sentire la  musica nei vicoli, come nei giorni passati.




Guarda ..Siamo nella Sinagoga di Pitigliano, ho ascoltato musica di Bach! 



qui, nella Chiesa di S.Maria Maggiore a Sovana.



Nel Parco Archeologico di Sovana, Tomba Ildebranda



Al Teatro Salvini a Pitigliano






Gli studenti suonano in P.za Garibaldi a Pitigliano






sabato 21 luglio 2012

Lo Storiaio racconta del suo amico Il Topino .


Stamani  ti racconto un'altra storia :  Il  Topino.
Non è la storia di un animaletto.

Il Topino è il soprannome che la gente di Pitigliano aveva dato ad un uomo.
Maremma bonina, perchè mi guardi stralunato, lo sai come siamo fatti  noi ...gente della Maremma,
Non ci piace chiamare le persone per nome, siamo un pò  bischeri e Ci piacciono i soprannomi .
Una volta assegnato il soprannome a una persona rimane per sempre, passa anche in eredità ai figli e ai nipoti. Adesso fammici pensà e dopo ti dico il tuo soprannome..

Insomma quest' uomo a Pitigliano tutti lo chiamavano :  Il Topino.
Non mi chiedere perchè, perchè non lo so e se lo so non te lo dico.
Maremma bonina, non mi far dire la stessa cosa due volte, perchè poi io mi ombro..
Ora fammi parlà :

Il Topino era un uomo elegante, portava dei baffetti sottili sottili, sembravano i baffetti dei topi.
La su' moglie non li aveva, era una brava donna con il negozio nel borgo.
Lui invece aveva un solo impegno fisso: portare a spasso il cane e meglio se in Piazza.
ll Topino aveva anche una grossa passione: l' archeologia ma non tutta, intendimi,
amava gli  Etruschi ..e qui da noi ce ne è tanta di roba Etrusca !

Il Topino durante il giornodopo aver pensato al cane, pranzato e riposato, andava nel pomeriggio 
alla bottega del barbiere,nel centro del paese. 

Si riunivano sempre lì,  lui e i suoi amici.  Se il Barbiere doveva tagliare tagliare i capelli o fare la barba alla gente, loro gli creavano un meraviglioso fondo musicale armonioso con chitarre e mandolini.
Quando il barbiere finiva il lavoro, prendeva il mandolino e facevano i cori insieme.
Il Topino cantava e canta oggi e poi canta domani, si era messo in testa di poter partecipare alla Corrida.
Si, la Corrida..te lo ricordi quel programma che facevano in Televisione, quello che era condotto da Corrado, il presentatore romano.
Sicuro di avere i numeri per diventare un grande artista canoro, Il Topino fece la domanda perbenino e fu accettato alla gara. 
Mira,
il giorno della partenza per Roma non so dirti quanta gente di Pitigliano e di Sorano era lì alla fermata dell'autobus della Rama, tutti a salutarlo, a fare gli auguri.
C'era anche chi piangeva per la commozione. 
Ora immagina quanti amici si trovarono insieme al bar in piazza la sera dello spettacolo per guardare la Corrida e  Il Topino. !
La Corrida iniziò e nel bar ci fu silenzio. Erano molti i partecipanti e l'ansia cresceva nell'attesa quando finalmente toccò al lui !!
La gente emozionata lo ascoltò cantare " Amara terra mia", canzone di Domenico Modugno .
Poi ?

Mbè, Il Topino non cantò come cantava Domenico Modugno nemmeno per sbaglio,
insomma pare che non andò tanto bene, anzi cantò malissimo, ecco.

Quando tornò a Pitigliano nessuno disse nulla della gara, ma i suoi amici bischeri, seduti nei bar del centro cantarono  "Amara terra mia" per tanto tempo e il Barbiere chiuse per ferie. 
Uomo di spirito e veloce nel recupero Il Topino si riprese presto dalla sconfitta subita. 
Una mattina, mentre come sempre era a spasso in piazza con il cane, due turisti tedeschi gli chiesero informazioni sulla Sinagoga di Pitigliano. Lui, elegante e pronto, rispose.
Poi i turisti Tedesci chiesero al Topino quanti Ebrei  dopo la guerra  vivevano ancora a Pitigliano .
Il Topino si voltò di scatto e con voce alta, quasi intonando disse : 
"Se non lo sapete voi quanti Ebrei  avete lasciato in giro, lo posso sapè io ? " 

lunedì 16 luglio 2012

Lo Storiaio racconta: Orso, Isabella e un Parco

E' lunedì e torno con un' altra storia .
Vuoi che te la canto o vuoi che te la conto?
Se stai boncitto ti dico la storia di Orso.
Chi è Orso?
Il Conte Orso Orsini e le sue gesta nel Parco degli Orsini  a Pitigliano, Parco conosciuto dalla gente di Pitigliano e di tutta la Maremma come:
Poggio Strozzoni.
Ti spiego il perchè anche se è una storia con un brutto epilogo, ma non racconto solo le storie che finiscono bene, nemmeno ai cittini!

Devi sapere che a settentrione di Pitigliano, uno dei paesini più belli della maremma,
esisteva un promontorio tufaceo e sotto il promontorio scorrevano due fiumi la Lente e il Prochio.
I Conti Orsini nel 1500 trasformarono il promontorio in un parco magnifico, immagina ..si entrava nel Parco attraverso una porta bugnata poi si attraversava un ponte che passava sopra le cascate. Un Paradiso!
Statua di donna Foto by Carlo Fè


Certo che il Parco c'è ancora ! Non mi dire che non lo conosci, mica sarai grullo ?

Pensa allo splendore di questo luogo abbellito dagli Orsini con statue di tufo, sedili e padiglioni per assistere comodamente alle battute di caccia : immagina ..non li vedi con gli occhi della mente i Conti con le nobil-donne tutti seduti lì in chiacchera?
.
Padiglione di tufo-Foto by Carlo Fè

Padiglione foto by Carlo Fè-fotografo di Pitigliano

Anni dopo la costruzione del Parco a Pitigliano dominò il  Conte Orso Orsini che aveva fama di uomo violento ed arrogante. Orso era sposato con Isabella.
Ti dico di più :
Si raccontava che al Conte piacevano molto le donne . Infatti, mentre si trastullava con un'amante a Sorano qualcuno lo avvertì che a Pitigliano era arrivato un Duca di Farnese il quale, pur non trovandolo in casa, aveva scelto di rimanere a Pitigliano per corteggiare Isabella.
Furioso e geloso come un ossesso Orso corse a Pitigliano. Incontrò la moglie nel parco e con rabbia poco soffocata le chiese
 "Cosa hai fatto a Pitigliano mentre io ero assente ? " .
 Isabella risentita dal tono arrogante di Orso  rispose impulsivamente:
"Quello che hai fatto tu,  a Sorano" .
 Bastò questa frase per far scattare la violenza inarrestabile di Orso Orsini.
Accecato dalla gelosia Orso mise le mani sul collo della moglie, la strozzò e gettò il suo corpo sotto il ponte.

giovedì 12 luglio 2012

Sono io lo Storiaio, la volete sapere tutta?

Sono io Storiaio.
Se la volete sapere tutta, vi racconto la verità.
Anni fa    
aspettavo con tanta ansia la  Primavera.
Appena le giornate diventavano più calde,  non mi poteva fermare nessuno, partivo e attraversavo  a piedi  la Maremma.
Andavo nei casali ad incontrare la gente che conoscevo. Per campare vendevo anche i lunai quei libretti  utili  ai contadini. 
Avevo sulle spalle i rotoli di carta dove d'inverno annotavo storie e poesie che poi leggevo. 

Ero un venditore di storie si, che c'è di male ?
Nel mondo c'è chi vende le macchine o i pomodori, chi vende le case o le vacche..ed  io vendevo storie. 
Perchè la gente ha sempre bisogno di ascoltare storie,  anche se ora non lo sa più.



Portavo nel viaggio il mio pappagalino verde. Lui era un bravo animaletto, gli davo il comando e con il beccuccio apriva il cassetto della gabbia e tirava fuori un bigliettino.
La gente pagava per avere il biglietto. Tutti desiderano profezie per il futuro, io nei biglietti scrivevo solo cose belle e di buon auspicio.

Ora,
dopo tanto tempo che sto fermo e bono, mi è venuto a cercare un gruppo di persone, si chiamano
Associazione Oro di Maremma 
Ma chi sono questi ? 
Dicono di avere bisogno di  me, delle mie storie e che mi pagheranno per questo.
Sono imprenditori, lavorano nel turismo, lavorano per il territorio della maremma, 
ma da quello che ho capito che lo vogliono fare in modo nuovo, vogliono usare gli strumenti del web 2.0, 
non so che è, non le conosco queste  parole forestiere. 
Così sono andato a trovare uno di loro, quello che ha scritto di avermi incontrato.
Però, ve lo dico, ora mi sono fatto furbo.
Ho chiesto centesimi in più per alcune storie che racconto. Con l'euro e la crisi, mi adeguo anch'io. 

lunedì 9 luglio 2012

Ho incontrato lo Storiaio e mi ha detto..

Allora,
come la vuoi questa storia ?
Dimmi come la vuoi e io te la fabbrico,
subito, sul momento.
Ti fabbrico una storia maremmana, quella che serve per stare meglio.
Non mi capisci ?
Faccio un'esempio:   vuoi  sapere cosa è successo alla moglie del fornaio, si...
quella bella donna che ha la bottega in piazza su per l'Amiata?
Io ti racconto la storia, tutta, ti dico pure quello che già ti ho detto,
te la racconto e ricomincio sempre da capo.
Tu lo sai che da sempre io vendo le storie a chi  le compra.
Ti avverto che costano un centesimo di più tutte le storie che fanno paura, si , quelle che parlano delle magie, dei morti o delle streghe. Costano pure 2 centesimi di più le ultime storie dei Lupi  Mannari sù per Scansano. Non fare quella faccia,  devi capì che io faccio fatica e m' impegno per farti provare la "Paura".


Se vuoi ascoltare storie antiche, quelle che io so tutte bene bene,
dico quelle che hanno lasciato qui nella Maremma nostra gli  Etruschi,
mbè per sentire quelle mi offri una cena.
Vorrei tanto una  minestra calda e un bicchiere di vino rosso, il vino che fai tu.
Dormo dove capita, lo sai, nel pagliaio per esempio.
Insomma, 
Come la vuoi questa storia e perchè non mi  rispondi  ?
Ma non sei mica innamorato e grullo  ? 
Se la vuoi dolce e d'amore dillo,  mi paghi solo il lunaio che t' ho portato, quel  libricino piccolo che ti serve per sapere di preciso quando devi seminare e che cosa..
E' utile il lunaio in campagna, maremma boncitta.
Ma che fai?
Perchè mi guardi così ?  
Mi sembri sciorno,
ma ti sarai mica rimbambito in questi anni che io non ci so stato?  
So io, no ! 
Sono  LO STORIAIO, maremma bona, non mi riconosci ?