sabato 13 ottobre 2012

Lo Storiaio racconta: La Quercia Magica a Villa Corano

"Le storie si ascoltano con interesse quando trasmettono emozioni" .

Ora,  preparati velocemente e vieni con me.
Oggi  voglio farti conoscere una "Signora della Maremma"
la  mia amica "Quercia".
Lei è una pianta antica, divinatoria e  magica.
Sono uno dei  pochi  Storiai che ha la fortuna di poterla ascoltarla .


"Andiamo a piedi ,certo, lo sai  che io cammino sempre. Ora tu non fà il picinu e non comiciare a  mugulà.

L'azienda  VitiVinicola " Villa Corano" è a soli a 3 km da Pitigliano".
Maremma Pigra e Boncitta!



Eccoci qui,  lei è la Quercia. 
Ora tu stai  zittu e senti ..
sta iniziando il suo racconto, ascolta la passione : 





"Nacqui in maniera del tutto casuale, forse fui trasportata dal vento o da uccelli di passaggio.
Era la metà del 1700 e accadde in una località denominata "Corano", proprietà di S.A.R. Piero Leopoldo Lorena, nella Contea di Pitigliano nella Maremma Toscana. 
Le mie nobili origini rimasero tali fino al 1784, quando il Podere venne affrancato da Giuseppe Gherardini,  un agricoltore del luogo, la sua famiglia mi tenne in possesso sino ai primi del 1900. 

Ricordo bene quegli  anni che videro nascere il " Risorgimento Maremmano" .
Fu il tempo della bonifica integrale della Maremma che vide in Leopoldo II  Lorena, sostenuto dal Ministro Vittorio Fossombroni l' artefice di una colossale opera idraulica che sottrasse oltre 20.000 ettari di terra alla palude e alla malaria.
Quegli anni furono anche il periodo del mio maggiore sviluppo vegetativo,  la tipologia del terreno prevalentemente vulcanico  mi permise di diventare ben presto la pianta "Per Eccellenza " della zona. 

Le mie fronde per circa 3 secoli sono state testimoni di mille avvenimenti. 
Ricordo ancora i soldati con le camicie rosse che dopo essersi rifocillati proseguivano per Roma, i banditi che notte tempo organizzavano ruberie ai danni dei grossi proprietari terrieri. 
Rammento un amore sorto tra una giovane contadina che donò la sua castità ad un ardimentoso coetaneo che prometteva eterno amore,  che poi non mantenne. 


Le avversità atmosferiche hanno infierito su me lasciandomi segni evidenti, ma io sono viva, eretta al cielo, radicata nella mia terra natia. 
Sono pronta a proteggere raccolti e uomini come Stefano, conosciuto nel gennaio 1969,  che subito intuì il segreto delle mie doti divinatorie ( le manifesto solo a persone speciali con "parole" semplici che sussurro  all'alba o la sera quando il sole tramonta) .  
Ed è in uno di questi tramonti "surreali "  che Stefano Formiconi, pioniere della viticoltura maremmana, mi comunicò la sua decisione : realizzare un'Azienda Viticola che tenesse conto della spiccata vocazione territoriale. Furono selezionati impianti e vitigni autoctoni coadiuvati da altri internazionali, fu creata la base per la futura " Villa Corano", che prese corpo definitivamente nel
2001 con la costruzione della Cantina un gioello di tecnologia a sapiente tradizione.  
Stefano aveva ben inteso  i miei sussurri..   







Ecco "Villa Corano". 
L' etimologia del nome?  Parole latine "Cor Unum"  cioè "Un Cuore solo". 
L'Azienda oggi è un punto di riferimento dell' eno viticoltura locale. 



Vedo sempre tanto lavorio intorno a me : 
L'azienda produce vini legati alla tradizione come il Bianco di Pitigliano d.o.c.
e il Sovana Rosso d.o.c. Anche altri come Chardonnay, Sauvignon, Alicante, una riserva denominata 
"Archeo" ed infine due vendemmie tardive di Aleatico e Moscato
La mattina all'alba, la sera al tramonto .. io parlo e ricordo di mantenere la cultura della mia terra, di narrare le sue origini, di svelarne l'anima , chiedo di continuare a lavorare sempre con lo stesso  amore di oggi.  

Ogni anno vengo ammirata dai  mille visitatori che arrivano a Villa Corano. Alcuni provengono da paesi lontani e parlano lingue che non so. Vedo le persone affascinate dal luogo, dal vino, ma  anche da me e dalla mia bellezza longeva.
Vengo adulata, fotografata,  purtroppo nessuno di loro riesce ad intuire il mio segreto ed il mio linguaggio  ancora viene confuso con il brusio del vento ".