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mercoledì 17 settembre 2014

LE ECCELLENZE




Caro lettore, oggi voglio raccontarti una storia che ti sarà sicuramente familiare... conosci l’Oro della
Maremma?Sicuramente, ne avrai sentito parlare più volte, dato che i miei racconti hanno frequenti riferimenti ai suoi componenti... ma non ti ho mai svelato la vera origine di Orodimaremma...
C’è chi la chiama storia, chi leggenda, io ti racconterò la nascita di questa associazione con un pizzico della mia fantasia...I protagonisti di questo racconto sono due personaggi inusuali... il primo, un ometto alto, dalle guance colorite di un rosso intenso, di nome Qualità, il secondo più bassino e grassottello, dai capelli arancioni, chiamato Insieme. Come in ogni storia che si rispetti, i due personaggi si incontrano, creando un accordo tra di loro, chiamato Filosofia...
Non strabuzzare gli occhi, amico mio! Non lasciarti ingannare dall’astrattismo delle parole che sto
usando... chi ha detto che la Filosofia non può avere un suo equivalente nella realtà?
La Filosofia di Qualità ed Insieme è il cosiddetto Trait d’union che ha legato l’antica tradizione
maremmana alla bontà dei suoi prodotti, creando il gruppo di eccellenza dell’associazione
Orodimaremma. Tu non lo sai, ma un legame forte regna tra i suoi componenti, capaci di offrire un’ampia varietà di prodotti diversificati ed, allo stesso tempo, di alta qualità. Prova ad immaginare Orodimaremma come un fiore ricco di petali: ogni petalo simboleggia un’azienda specializzata, che si distingue dalle altre per il valore del proprio prodotto...
Potrai trovare, in un petalo, il giallo intenso e verdognolo dell’olio più pregiato, lavorato ad arte
secondo le antiche usanze... dall’altro lato, potrai invece scoprire le proprietà delle erbe officinali ed
i loro usi nella vita quotidiana... oppure, spostarti sul petalo più vicino, e scoprire che quelle stesse
erbe sono l’ingrediente principale di una serie di prodotti curativi e di bellezza...
Ma l’Orodimaremma non è solo questo: orodimaremma è la bellezza delle strutture che hanno
sposato la Filosofia di Qualità ed Insieme, come i paesaggi che circondano le stesse ed, in ultimo, ma
non ultimo, l’ospitalità delle persone, che hanno creato tutto questo.
E poi, non te l’ho detta tutta, ma oltre a mangiare bene e godere di prodotti singolari, ad
Orodimaremma puoi vivere la totale pace dei sensi, scegliendo se rilassarti sotto l’ombra di una
quercia secolare o al fresco di un coloratissimo giardino, ricco di fiori... e perché no, scegliere di fare
un bel bagno notturno, al caldo delle acque termali...
Io credo di aver raccontato a sufficienza, caro mio... tanto quanto basta per farti incuriosire, senza
aver completamente svelato i tesori di Orodimaremma...
Sono dispettoso eh?!

venerdì 3 gennaio 2014

Perso tra i Sentieri....






Mi e’ capitato, due giorni fa, mentre stavo inseguendo le tracce di un cinghiale (maremma Bona!! quel farabutto mi ha rovinato tutto l’orto!) di perdermi per strada, completamente.
All’inizio, volevo bestemmiare, giuro!
Ma poi ho capito cosa prova un forestiero, che si inoltra nei meandri sconosciuti della maremma Toscana, ed ho sentito un brivido di forte attrazione per l’ignoto….

E’ una strana sensazione, quella di smarrirsi, non ritrovarsi, fino  ad incontrare un sentiero, la strada nascosta e dimenticata che non avresti mai visto, se non ti fossi mai perduto.
Dura da percorrere, magari faticosa, per le doti di alpinista che richiede, ma probabilmente la migliore per chi ama i paesaggi pittoreschi…

Ora, tu che leggi, penserai: “Poraccio! Bada questo come la tenta di sorridere nella sfortuna!”
Non ti credere, sai ,caro lettore… ‘unn e’ mica cosi’ malaccio perdersi nei boschi dei dintorni!
E’ tutta questione di casualita’. Ti arrabbi, perche’ butti via tempo a cercare una via d’uscita nel labirinto, e proprio quando stai per abbatterti ecco che ti ritrovi a valicare un sentiero, che affaccia sulla valle obosleta dei ricordi d’infanzia, fra tramonti rosso sanguigno e verdi colli illuminati di luce rifranta. Ed improvvisamente, scopri con piacevole sorpresa che , piu’ il cammino si fa duro, piu’ la vista di cui puoi godere si arricchisce di una bellezza esclusiva, come un gioiello mai passato di moda.

E’ cosi’ che, tra fanghiglia e profumo di more selvatiche, mentre cercavo una via di ritorno dalle tracce disperse del cinghiale, mi sono inoltrato in un viottolo di terra e sassi, che mi ha condotto nei luoghi ameni della Toscana, quasi ripercorrendo le coraggiose avventure di due fratelli impavidi  come Hans e Gretel, alle prese con I canditi ingannatori della casetta di marzapane.

Ne ho pensate tante, in quell momento, sai?

Eh si… perche’, quando sei da solo in mezzo al silenzio della natura, non puoi non riflettere.
Mentre percorrevo il tracciato, completamente all’oscuro di dove  mi stesse conducendo, ho iniziato a cercare parole che facessero rima con “Sentieri”…
Pensieri, desideri, forestieri, misteri… E poi?

Poi ho trovato una frase: I misteri nascosti dietro ai percorsi  nelle radure selvagge della toscana, posti in ordine sparso, come le idee di un mente caotica di un forestiero che si trova li’ e pensa… pensa al fatto di essere solo, al suo desiderio di tornare a casa e, allo stesso tempo, di continuare a scoprire I misteri del sentiero.

Lo so, caro lettore, che ti sembrero’ sciocco… ma ascolta bene questo bischero cosa ha da dirti: prova a perderti un giorno in un sentiero della Maremma Toscana, non completamente solo, ovviamente, ma con la guida esperta di un grande conoscitore di questi luoghi… provalo e vedrai quanto sara’ bello scoprire le meraviglie che  si nascondono tra le sterpaglie della mia terra…

…Io ti aspetto, magari per mangiare una polenta condita con quella canaglia di un cinghiale…




sabato 13 ottobre 2012

Lo Storiaio racconta: La Quercia Magica a Villa Corano

"Le storie si ascoltano con interesse quando trasmettono emozioni" .

Ora,  preparati velocemente e vieni con me.
Oggi  voglio farti conoscere una "Signora della Maremma"
la  mia amica "Quercia".
Lei è una pianta antica, divinatoria e  magica.
Sono uno dei  pochi  Storiai che ha la fortuna di poterla ascoltarla .


"Andiamo a piedi ,certo, lo sai  che io cammino sempre. Ora tu non fà il picinu e non comiciare a  mugulà.

L'azienda  VitiVinicola " Villa Corano" è a soli a 3 km da Pitigliano".
Maremma Pigra e Boncitta!



Eccoci qui,  lei è la Quercia. 
Ora tu stai  zittu e senti ..
sta iniziando il suo racconto, ascolta la passione : 





"Nacqui in maniera del tutto casuale, forse fui trasportata dal vento o da uccelli di passaggio.
Era la metà del 1700 e accadde in una località denominata "Corano", proprietà di S.A.R. Piero Leopoldo Lorena, nella Contea di Pitigliano nella Maremma Toscana. 
Le mie nobili origini rimasero tali fino al 1784, quando il Podere venne affrancato da Giuseppe Gherardini,  un agricoltore del luogo, la sua famiglia mi tenne in possesso sino ai primi del 1900. 

Ricordo bene quegli  anni che videro nascere il " Risorgimento Maremmano" .
Fu il tempo della bonifica integrale della Maremma che vide in Leopoldo II  Lorena, sostenuto dal Ministro Vittorio Fossombroni l' artefice di una colossale opera idraulica che sottrasse oltre 20.000 ettari di terra alla palude e alla malaria.
Quegli anni furono anche il periodo del mio maggiore sviluppo vegetativo,  la tipologia del terreno prevalentemente vulcanico  mi permise di diventare ben presto la pianta "Per Eccellenza " della zona. 

Le mie fronde per circa 3 secoli sono state testimoni di mille avvenimenti. 
Ricordo ancora i soldati con le camicie rosse che dopo essersi rifocillati proseguivano per Roma, i banditi che notte tempo organizzavano ruberie ai danni dei grossi proprietari terrieri. 
Rammento un amore sorto tra una giovane contadina che donò la sua castità ad un ardimentoso coetaneo che prometteva eterno amore,  che poi non mantenne. 


Le avversità atmosferiche hanno infierito su me lasciandomi segni evidenti, ma io sono viva, eretta al cielo, radicata nella mia terra natia. 
Sono pronta a proteggere raccolti e uomini come Stefano, conosciuto nel gennaio 1969,  che subito intuì il segreto delle mie doti divinatorie ( le manifesto solo a persone speciali con "parole" semplici che sussurro  all'alba o la sera quando il sole tramonta) .  
Ed è in uno di questi tramonti "surreali "  che Stefano Formiconi, pioniere della viticoltura maremmana, mi comunicò la sua decisione : realizzare un'Azienda Viticola che tenesse conto della spiccata vocazione territoriale. Furono selezionati impianti e vitigni autoctoni coadiuvati da altri internazionali, fu creata la base per la futura " Villa Corano", che prese corpo definitivamente nel
2001 con la costruzione della Cantina un gioello di tecnologia a sapiente tradizione.  
Stefano aveva ben inteso  i miei sussurri..   







Ecco "Villa Corano". 
L' etimologia del nome?  Parole latine "Cor Unum"  cioè "Un Cuore solo". 
L'Azienda oggi è un punto di riferimento dell' eno viticoltura locale. 



Vedo sempre tanto lavorio intorno a me : 
L'azienda produce vini legati alla tradizione come il Bianco di Pitigliano d.o.c.
e il Sovana Rosso d.o.c. Anche altri come Chardonnay, Sauvignon, Alicante, una riserva denominata 
"Archeo" ed infine due vendemmie tardive di Aleatico e Moscato
La mattina all'alba, la sera al tramonto .. io parlo e ricordo di mantenere la cultura della mia terra, di narrare le sue origini, di svelarne l'anima , chiedo di continuare a lavorare sempre con lo stesso  amore di oggi.  

Ogni anno vengo ammirata dai  mille visitatori che arrivano a Villa Corano. Alcuni provengono da paesi lontani e parlano lingue che non so. Vedo le persone affascinate dal luogo, dal vino, ma  anche da me e dalla mia bellezza longeva.
Vengo adulata, fotografata,  purtroppo nessuno di loro riesce ad intuire il mio segreto ed il mio linguaggio  ancora viene confuso con il brusio del vento ".