La gente che lavora mi chiede di raccontare storie, per sentire meno la fatica.
Maremma Boncitta però,
racconta una storia oggi, racconta una storia domani ..
anch'io comincio a sentirmi scimmanatu.
Per rilassarmi e sopratutto per mangiare bene, decido di regalarmi una cena al Ristorante il Tufo Allegro a Pitigliano e metto una coperta sulla gabbia del pappagalletto, per farlo dormire.
Entro nel Ristorante e indovinate chi vedo seduto al primo tavolo ?
Piero Pelù, il cantante!!
Mira te
- penso io -
Piero Pelù, ci sei anche tie?
E' seduto al tavolo dove siedo io, mangia quello che mangio io.
Non gli sarà mica mica venuta nel capo, a Pelù così ricutinatu, l'idea di rottamare lo Storiaio maremmano, cioè io ?
Mi sento un poco mbabbalunitu..
Sul tavolo apparecchiato è appena arrivato un bellissimo piatto di "Gnudi" al tartufo, la mia golosità.
Per fortuna Domenico, proprietario e Chef si è accorto del mio arrivo.
Mi ha fatto accomodare al tavolo con Piero Pelù e poi ci ha raggiunti.
Immediatamente per me è arrivato un piatto di gnudi al tartufo, e io mi sono sentito Lo Storiaio più felice del mondo.
Dopo un bicchierettu di vino, per fortuna Domenico Pichini ha iniziato a raccontare . Così io e Piero Pelù potevamo mangiare ed ascoltarlo. .
Sono buoni gli Gnudi, - dice lui
sono contento che apprezziate questo gusto delicato.
Piero Pelù per dimostrare allo Chef il suo apprezzamento ne ordina un 'altro piatto..
Maremma Boncitta, mi dico io, lo devo tengo a bada !
Sono il primo piatto che ho imparato a cucinare da ragazzo- continua Domenico-
Mia nonna " Rosa di Silvio di Canipe" usava l'avanzo del ripieno dei Tortelli e si lasciava aiutare da me.
Con le mani lei, preparava " pallette" di ricotta e di spinaci che chiamava "Ravioli ".
Li adoravo e per anni ho creduto davvero di mangiare i Ravioli .
Il nome esatto di questo piatto Toscano è invece Ravioli Gnudi, cioè Ravioli senza pasta intorno.
Ricordo il giorno dell'apertura del Ristorante Il Tufo Allegro, quando preparai degli gnocchi .
In quello stato di panico mi salvò il ricordo dei Ravioli Gnudi di "Nonna Rosa di Silvio di Canipe" .
Li preparai velocemente e salvai così il pranzo e la reputazione.
Da quel giorno, 15 febbraio 1992, non ho mai tolto gli Gnudi dal menù.
Senza volerlo, avevo riportato a vita una ricetta antica, dimenticata da tutti.
Gli Gnudi segnarono così l'inizio della mia ricerca sulle antiche Ricette Maremmane.
Poco tempo dopo mi capitò tra le mani un libro scritto da una donna Ebrea, pubblicato in America .
Era un testo con antiche antiche ricette di cucina Ebraica nella quale riconoscevo piatti abitualmente preparati dalle famiglie di Pitigliano .
Solo i titoli delle ricette erano in Italiano.
Iniziai a tradurre i testi e compresi la compenetrazione fra le due trazioni culinarie, quella maremmana e quella degli ebrei di Pitigliano.
Trovai nel testo ricette per i Tortelli di zucchero e cannella, per il Baccalà con l'uvetta e pinoli, per il Buglione d'Agnello, l'uso delle spezie come la cannella o la noce moscata e finalmente ne compresi l'uso, anomalo per una civiltà contadina come la nostra.
La ricerca mi appassionò sempre di più e mi avvicinai allo SlowFood .
Con la Sig.ra Elena Servi, ultima Ebrea di Pitigliano ed il fiduciario della condotta di allora approfondimmo la ricerca e fondammo il Presidio chiamato la "Cucina dei Goym" (Cucina dei gentili) .
Oggi il presidio dello Slow Food di Pitigliano è limitato al dolce Ebreo " Lo Sfratto" per la difficoltà trovata nello scrivere un disciplinare per le varie ricette.
Preparo questi antichi piatti con passione per i soci dello SlowFood e per tutti, reputandoli una peculiarità della cucina delle Città del Tufo della Maremma Toscana.
Domenico ha finito il racconto ?
Maremma Boncitta !!! Mi sono addormentato dopo il secondo piatto di Gnudi !
Maremma Appisolata,
ho perso il controllo e non so quanti Gnudi ha mangiato Piero Pelù più di me !!
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