giovedì 22 novembre 2012

Lo Storiaio racconta : Diesel il cane da tartufi che scoprì le Terme di Sorano



Mira che capita,
mi sono alzato con la voglia di raccontare una storia emozionante!
"Ricordati  però che le storie emozionanti costano più delle altre, anche se sempre meno delle storie di paura.
Tu non fà lo Sciorno, per ascoltare questa storia mi devi  2 centesimi di più. 
Ovvia, io comincio e tu stai bene a sentì :

Tempo fa avevo un amico speciale :  Diesel un cane da tartufi  .
- Speciale perchè?  - mi chiedi- 

Maremma boncitta ! 
Come sei picino quando cominci a chiedere le cose invece di capille da solo. 
Ora ti spiego
"Lo sai che l'olfatto è il senso più antico che abbiamo ? 
Ecco,
l'olfatto di Diesel era antichissimo, dentro c'erano scritte migliaia di storie.
Bastava che il suo nasone fiutasse un odore e nella memoria del cane  tornava  vivo e 
perfetto il ricordo della storia, proprio quella  dove l' odore era stato presente e annusato.


Diesel ed io ci incontravamo a Filetta, località sulla strada che da Pitigliano va a Sorano.
Proprio lì,  alla Pieve di Santa Maria dell'Aquila dove ora vedi  il "Residence Terme di Sorano"


Il canone mi raccontava come,
ancora prima della costruzione della chiesa quel luogo, dove l'acqua calda scaturiva dalla profondità della terra, fosse stato un Luogo di culto.
"Qui - amava raccontare Diesel,
per secoli ho visto sgorgare acqua calda, un'acqua ricca di proprietà curative per gli uomini e per gli animali.
I miei ricordi si sovrappongono, mi affollano la mente quando annuso l'odore dell'acqua.
Vedo immagini di riti pagani legati alla fecondità, alla vita stessa.
Come se ruotassi un caleidoscopio- continuava Diesel -
vedo immagini di guerre,
visi di soldati e degli Orsini, ricordo uomini che vivevano solo per curare l'anima di altri, 
le vesti dei monaci agostiniani, le gesta degli eremiti, ricordo eventi, rivedo i miracoli religiosi che sono accaduti proprio qui nella Pieve di Santa Maria dell'Aquila, dove c'è la sorgente.


Rimanevo imbambolato ad ascoltare Diesel, per ore.  
Maremma Storiaia !!! Ho speso una fortuna comprando cento rotoli di carta e ri- scrivere tutto. 
Bagni di Filetta primi 900 Angelino Giorgi Gestore 

Andavamo spesso insieme alla Fangaia, nel bosco delle Terme di Sorano.
Lì ben otto sorgenti d'acqua calda sgorgano e fluiscono nel terriccio, mescolandosi alle foglie.
Incontravamo nella fangaia altri Storiai come me, e  molti animali selvaggi.
Terme degli animali o Fangaia 
Ma che divertimento,  Maremma Contenta , ci rotolavamo tutti insieme nel fango per poi schizzarcelo addosso..era una meraviglia! 
La Fangaia è curativa per le malattie della pelle e del pelo e se non hai nulla da curare operi comunque un'azione preventiva.
Ora, mira il tronco delle Querce intorno alla Fangaia, vedi lo strato di fango che sembra un cinta intorno alla corteccia? Lo abbiamo creato noi,  perche' su quei tronchi amavamo strusciare le schiene ed asciugarci.

Un giorno uomini che prendevano il travertino fecero scoppiare mine vicino alla sorgente. 
Noi uomini volutamente ignoriamo che la natura non è sempre remissiva.

Quella sorgente di acqua buona, ricca di magnesio, acqua che aveva curato le nostre artrosi, le malattie della pelle, tanti danni al sistema circolatorio, si risentì per questo.
Offesa,  decise di non farsi più vedere dagli uomini irriconoscenti ed andò a nascondersi nel buio del sottosuolo.
L'acqua è il principio della vita, è un elemento femminile e alle volte è sensibile e permalosa.


Diesel invece capì subito lo scempio che era accaduto e il suo nasone tremò per lo sdegno.

In una delle sue tante vite Diesel incontrò Luciano Calvani.
I due si amarono reciprocamente da subito. .
Il cane decise che, solo attraverso Luciano avrebbe potuto riportare a giustizia la vita della sorgente termale di Sorano.
Un giorno i due uscirono insieme alla ricerca di tartufi .
Camminando arrivarono alla pieve della Madonna dell'Aquila.
Diesel sapeva che il suo padrone l'avrebbe seguito ovunque anche a costo di strisciare per terra sotto un tunnel formato da vegetazione, se lo era :  trovare un tartufo.

Mi chiedi come fece Diesel a trovare un tartufo nero proprio lì alla sorgente ?
Non posso risponderti e non è importante sapere sempre tutto.
Diesel è la magia e questo può bastare.

Quando Luciano, dopo aver preso il bel tartufo nero, con la vanghetta iniziò a muovere la terra,
avvertì d' improvviso un fiotto d' acqua calda scorrere sotto il palmo delle mani.
Diesel aveva vinto!
Pochissimo dopo Luciano acquistò il terreno e restaurò la chiesa fatiscente.
Immediatamente l 'acqua termale, sentendosi cercata e desiderata, tornò a sgorgare come prima.

Oggi la vedi scorrere elegante e placida nella piscina termale a cascata,
continua ancora dopo 4000 anni, la sua opera di cura.
La frivolezza che si concede è quella di sedurre giocando al gioco dell'attesa :
ama sparire a settembre per poi riapparire a primavera.

Questa è la storia che raccontava il mio amico Diesel, cane da tartufi.

Insieme agli animali selvaggi io torno spesso qui, nel bosco delle Terme di Sorano.
Vado alla fangaia,
vado dove Diesel mi ha chiesto di aspettarlo.
Alle volte mi è sembrato di vedere Luciano vicino alla Fangaia, luogo che ora chiama "Le Terme degli Animali"
.
Sarò uno Sciorno come pensi te,
ma sono convinto che anche lui  aspetta il ritorno del suo Diesel .






















giovedì 1 novembre 2012

Lo Storiaio racconta: Piero Pelù e gli Gnudi al Tufo Allegro

Prima la sdivignatura, poi la raccolta delle olive.
La gente che  lavora mi chiede di raccontare storie, per sentire meno la fatica.
Maremma Boncitta però,
racconta una storia oggi, racconta una storia domani ..
anch'io comincio a sentirmi scimmanatu.
Per rilassarmi e sopratutto per mangiare bene, decido di regalarmi una cena al  Ristorante il Tufo Allegro a Pitigliano e metto una coperta sulla gabbia del pappagalletto, per farlo dormire.

Entro nel Ristorante e indovinate chi vedo seduto al primo tavolo ?
Piero Pelù, il cantante!!
Mira te
-  penso io -
Piero Pelù, ci sei anche tie?
E' seduto al tavolo dove siedo io, mangia quello che mangio io.
Non gli sarà mica mica venuta nel capo, a Pelù così ricutinatu,  l'idea di rottamare lo Storiaio maremmano, cioè io ?
Mi sento un poco mbabbalunitu..

Sul tavolo apparecchiato è appena arrivato un bellissimo piatto di "Gnudi" al tartufo, la mia golosità.

Per fortuna Domenico, proprietario e Chef  si è accorto del mio arrivo.
Mi ha fatto accomodare al tavolo con Piero Pelù e poi ci ha raggiunti.
Immediatamente per me è arrivato un piatto di gnudi al tartufo, e io mi sono sentito Lo Storiaio più felice del mondo.
Dopo un bicchierettu di vino, per  fortuna Domenico Pichini  ha iniziato a raccontare . Così io e Piero Pelù potevamo mangiare ed ascoltarlo. .  

Sono buoni gli Gnudi, - dice lui
sono contento che apprezziate questo gusto delicato.
Piero Pelù per dimostrare allo Chef il suo apprezzamento ne ordina un 'altro piatto..
Maremma Boncitta, mi dico io,  lo devo tengo a bada !

Sono il primo piatto che ho imparato a cucinare da ragazzo- continua Domenico-
Mia nonna  " Rosa di Silvio di Canipe"  usava l'avanzo del ripieno dei Tortelli e si lasciava aiutare da me. 
Con le mani  lei, preparava " pallette"  di ricotta e di spinaci che chiamava "Ravioli ".
Li adoravo e per anni  ho creduto davvero di  mangiare i  Ravioli .
Il nome esatto di questo piatto Toscano è invece Ravioli Gnudi, cioè Ravioli senza pasta intorno.

Ricordo il giorno dell'apertura del Ristorante Il Tufo Allegro, quando preparai degli gnocchi .


Sarà stata colpa dell'emozione o della mia inesperienza, ma i miei primi gnocchi erano immangiabili.
In quello stato di panico mi salvò il ricordo dei Ravioli Gnudi di  "Nonna Rosa di Silvio di Canipe" .
Li preparai velocemente e salvai così il pranzo e la reputazione.
Da quel giorno, 15 febbraio 1992, non ho mai tolto gli Gnudi dal menù.
Senza volerlo, avevo riportato a vita una ricetta antica,  dimenticata da tutti.
Gli Gnudi segnarono così  l'inizio della mia ricerca sulle antiche Ricette Maremmane. 

Poco tempo dopo mi capitò tra le mani un libro scritto da una donna Ebrea, pubblicato in America .
Era un testo con antiche antiche ricette di cucina Ebraica nella quale riconoscevo piatti abitualmente preparati dalle famiglie di Pitigliano .
Solo i titoli delle ricette erano in Italiano.
Iniziai a tradurre i testi e compresi la compenetrazione fra le due trazioni culinarie, quella maremmana e quella degli ebrei di Pitigliano.
Trovai nel testo ricette per i Tortelli di zucchero e cannella, per il Baccalà con l'uvetta e pinoli, per il Buglione d'Agnello, l'uso delle spezie come la cannella o la noce moscata e finalmente ne compresi  l'uso, anomalo per una civiltà contadina come la nostra.
La ricerca mi appassionò sempre di più e mi avvicinai allo SlowFood .
Con la Sig.ra Elena Servi, ultima Ebrea di Pitigliano ed il fiduciario della condotta di allora approfondimmo la ricerca e fondammo il Presidio chiamato la "Cucina dei Goym" (Cucina dei gentili) .
Oggi il presidio dello Slow Food di Pitigliano è limitato al dolce Ebreo " Lo Sfratto" per la difficoltà trovata nello scrivere un disciplinare per le varie ricette.

Preparo questi antichi piatti con passione per i soci dello SlowFood  e per tutti, reputandoli  una peculiarità della cucina delle Città del Tufo della Maremma Toscana. 


Domenico ha finito il racconto ?
Maremma Boncitta !!! Mi sono addormentato dopo il secondo piatto di Gnudi !
Maremma Appisolata,
ho perso il controllo e non so quanti Gnudi ha mangiato Piero Pelù più di me !!