giovedì 16 gennaio 2014

Etruschi...Storiaio..Londra..









Hai mai assaggiato I pici ai funghi porcini? Eh sono veramente boni, si…
Io li ho mangiati proprio due sere fa, accompagnati ad un buon vino rosso, fuoco scoppiettante nel
caminetto e le chiacchiere del mio amico Franz.
Lui e’ Tedesco, ma di quelli tosti, che si alzano la mattina alle sei, per fare jogging e mandano giu’ litri di birra senza pensarci troppo su… eppure, ha un palato sopraffino ed un gusto tutto speciale per
quell che riguarda l’arte antica. Tra un boccone e l’altro, abbiamo iniziato a parlare di reperti archeologici ed antiche civilta’, come quella Etrusca.
“Sai” inizia a parlare con quel suo accento Tedesco “prima di venire qui In Italia, ho trascorso una
settimana Londra… non mi sono perso proprio nulla! Nemmeno iI British museum, ovviamente…
ci sei mai stato?”
Che dire, ovvio che, no… ma come potevo replicare ad una domanda del genere? Al che ho chiesto
“Che cosa c’e’ dentro alle sale?”
“Eh… pezzi di storia antica unici, ed introvabili…come per esempio le sale degli scavi Etruschi…
bellissima!”
Etruschi… non potevo restare in silenzio ad ascoltare, quando vivo in una terra che ha molto da
parlare… cosi’, ho iniziato a raccontare storie di un popolo non piu’ esistente, ma eternamente
indelebile nei volti degli abitanti delle terra Toscana… Etruschi…
“Sai, caro Franz, che le nostre origini, in realta’, risalgono proprio alla civilta etrusca? Hai mai visto gli scavi nel tufo, le tombe disperse nelle campagne circostanti, il tufo di Pitigliano che trasuda ricordi di uomini che hanno vissuto e segnato una terra con le sue tracce?”
Mi guarda con aria un po’ interrogativa e poi mi incoraggia a continuare: “Mmmmm no, racconta!”
Racconta… quante cose da dire di una terra cosi’ ricca di storia!
“Sai, ad esempio, che gli etruschi avevano una vision nichilistica dell’aldila’; e, per questo,
pitturavano gli interni delle loro tombe con scene di danze, canti e banchetti, per esorcizzare le loro
paure? E sai che proprio qui, a Pitigliano, c’e’ una zona ricca di tombe e scavi archeologici risalenti a
quella civilta’?”
Mi guarda con l’aria affascinata di un bambino al quale vengono raccontate favole inedite…
“E lo sapevi che I vasi dipinti a mano etruschi sono molto simili a quelli delle civilta’ di cipro, al punto che si sospetta una forma di comunicazione tra I due popoli antichi?
E poi, ancora, tu che avrai visto molti musei noti a tutto il mondo… lo sapevi che l’intera regione
Toscana e’ ricchissima di posti del genere, sebbene sconosciuti alla gran parte degli abitanti?”
Mi guarda ancora per qualche secondo, poi interviene: “Portamici domani!”
Ricambio con un sorriso abbracciandolo con una mezza pacca sulla spalla, poi gli rivelo il gran
segreto : “E lo sapevi te che gli Etruschi sono uno dei rari popoli, insieme a quello Germanico, ad
aver conservato un alfabeto runico? Ti sembrera’ strano, ma abbiamo molto in comune io e te, caro
amico… siamo cugini di patrie lontane!”

mercoledì 8 gennaio 2014

La befana Vien di notte...ma in maremma...








L’altro giorno, ancora ‘un mi par vero, e mi son sbucciato I’ ginocchio Maremma bona!

Oh che t’ai da ride’? Capita… ‘unn ero mica a zonzo per caso, sai?

Hai mai sentito parlare della tradizione della Befana a Pitigliano? Non e’ come la tipica vecchietta,

che porta caramelle ai bambini buoni e carbone ai birbaccioni… Qui ‘un si scherza!

L’Epifania e’ molto sentita da noi, al punto che quasi tutta la gente del posto si maschera, popolando

come ebbri girovaghi gli umidi vicoli medioevali, della citta’ del tufo.

Insomma, caro lettore che te la ridi…. ‘un ti nascondo che anche io, quest’anno, ho deciso di unirmi

all’evento , travestendomi da Befana… anzi, “Befanone”.

Una bella gonna lunga, rattoppata (reperti archeologici della soffitta di mi’ nonna Ida), camiciona a

quadri (un po’ gosta, ma che ci vo’ fa’? Siamo Maremmani!), lo scialle nero della Gianna (‘un diciamo

nulla, che gliel’ho fregato!) ed un cencio in testa, a coprire I miei capelli imbiancati di farina.

Cosi’, bastone a destra ed una boccia di vino per cantare meglio nell’altra mano, mi sono unito al

corteo del 6 Gennaio, aggirandomi tra I viottoli, le cantine e le campagne di Pitigliano...

Tu avresti dovuto vedermi, caro amico! Ero proprio in forma!

Sai, in quella giornata, la cittadina si colora di profumi folkloristici inimitabili… sembra quasi di essere

catapultati in un tempo storico mai finito, dove le lancette dell’orologio non battono I secondi e le

persone dimenticano le noie della loro routine. Sono tutti troppo impegnati a cantare e divertirsi. A

regalare dolcezze ai bambini incuriositi, a sorridere alla vita… perche’ la vita e’ bella caro lettore!

Dovresti veramente provare, sai? Si, anno prossimo, vieni a vestirti insieme a noi o, se proprio vuoi

fare il timidone, divertiti a ruzzare con le befanacce senza tempo.

Ti aspetto, mi raccomando!

P.s. E son proprio grullo! Nella fretta, mi son dimenticato di dirti come ho fatto a battere il

ginocchio…

Eh… sai com’e’, nell’euforia del momento, ho messo le scarpe al contrario e… sono inciampato,

sbucciandomi il gionocchio!

…O forza simpaticone, ridi ora!

venerdì 3 gennaio 2014

Perso tra i Sentieri....






Mi e’ capitato, due giorni fa, mentre stavo inseguendo le tracce di un cinghiale (maremma Bona!! quel farabutto mi ha rovinato tutto l’orto!) di perdermi per strada, completamente.
All’inizio, volevo bestemmiare, giuro!
Ma poi ho capito cosa prova un forestiero, che si inoltra nei meandri sconosciuti della maremma Toscana, ed ho sentito un brivido di forte attrazione per l’ignoto….

E’ una strana sensazione, quella di smarrirsi, non ritrovarsi, fino  ad incontrare un sentiero, la strada nascosta e dimenticata che non avresti mai visto, se non ti fossi mai perduto.
Dura da percorrere, magari faticosa, per le doti di alpinista che richiede, ma probabilmente la migliore per chi ama i paesaggi pittoreschi…

Ora, tu che leggi, penserai: “Poraccio! Bada questo come la tenta di sorridere nella sfortuna!”
Non ti credere, sai ,caro lettore… ‘unn e’ mica cosi’ malaccio perdersi nei boschi dei dintorni!
E’ tutta questione di casualita’. Ti arrabbi, perche’ butti via tempo a cercare una via d’uscita nel labirinto, e proprio quando stai per abbatterti ecco che ti ritrovi a valicare un sentiero, che affaccia sulla valle obosleta dei ricordi d’infanzia, fra tramonti rosso sanguigno e verdi colli illuminati di luce rifranta. Ed improvvisamente, scopri con piacevole sorpresa che , piu’ il cammino si fa duro, piu’ la vista di cui puoi godere si arricchisce di una bellezza esclusiva, come un gioiello mai passato di moda.

E’ cosi’ che, tra fanghiglia e profumo di more selvatiche, mentre cercavo una via di ritorno dalle tracce disperse del cinghiale, mi sono inoltrato in un viottolo di terra e sassi, che mi ha condotto nei luoghi ameni della Toscana, quasi ripercorrendo le coraggiose avventure di due fratelli impavidi  come Hans e Gretel, alle prese con I canditi ingannatori della casetta di marzapane.

Ne ho pensate tante, in quell momento, sai?

Eh si… perche’, quando sei da solo in mezzo al silenzio della natura, non puoi non riflettere.
Mentre percorrevo il tracciato, completamente all’oscuro di dove  mi stesse conducendo, ho iniziato a cercare parole che facessero rima con “Sentieri”…
Pensieri, desideri, forestieri, misteri… E poi?

Poi ho trovato una frase: I misteri nascosti dietro ai percorsi  nelle radure selvagge della toscana, posti in ordine sparso, come le idee di un mente caotica di un forestiero che si trova li’ e pensa… pensa al fatto di essere solo, al suo desiderio di tornare a casa e, allo stesso tempo, di continuare a scoprire I misteri del sentiero.

Lo so, caro lettore, che ti sembrero’ sciocco… ma ascolta bene questo bischero cosa ha da dirti: prova a perderti un giorno in un sentiero della Maremma Toscana, non completamente solo, ovviamente, ma con la guida esperta di un grande conoscitore di questi luoghi… provalo e vedrai quanto sara’ bello scoprire le meraviglie che  si nascondono tra le sterpaglie della mia terra…

…Io ti aspetto, magari per mangiare una polenta condita con quella canaglia di un cinghiale…




domenica 6 ottobre 2013

Sentieri e Film




Sentieri e Film....

La maremma è terra di sentieri che ti fanno scoprire luoghi nascosti e magici, luoghi che spesso neppure gli abitanti stessi  conoscono, luoghi che ti portano a conoscere la storia vera...
Capita, a volte, che questi sentieri non siano tracciati e conosciuti ma... non per il nostro STORIAIO!!!

lui corre di qua e di là... e scopre sempre storie che a noi sono sconosciute.. ed anche questa volta ci ha sorpreso, si è presentato e ci ha detto:


"MA LO SAPETE CHE QUI, TRA I SENTIERI DI PITIGLIANO, SORANO, SOVANA, SONO STATI GIRATI MOLTISSIMO FILM???"


Colti di sorpresa, ci siamo messi subito all'opera per vedere se quel "matterello" dello storiaio aveva ragione e....

NON POTETE IMMAGINARE COSA ABBIAMO SCOPERTO...

PRESTO VE LO FAREMO SAPERE....
SEGUITECI...












martedì 23 aprile 2013

Alla ricerca dell'Oro di Maremma


Lo Storiaio ci ha riuniti, aveva un qualcosa da raccontare..e lui ovviamente non si tiene mai nulla dentro , ha bisogno di esprimersi di comunicare di informare, noi ovviamente siamo tutti corsi, perchè questa abbiamo percepito subito fosse una storia bella e coinvolgente, così,  con il suo fare e con il suo dire ha iniziato con queste parole, che dentro hanno in se STORIA e fascino:

"Sono il tesoro sappi ascoltare,
Sovana smetti di fantasticare,
prega insieme al tuo Patrono,
Mamiliano sa dove io sono,
Il figlio porta alla madre,
la Madre sa dove è il Padre,
dove è il Padre c’è il tesoro,
e il tesoro è fatto di oro"


è andato avanti per molto tempo raccontando tutto quello che sapeva su Sovana, su Mamiliano e molto altro, che abbiamo raccolto e trascritto e che possiamo farvelo consultare nelle nostre strutture e magari mettere qualche estratto qua sul nostro blog.

Ad un certo punto, mentre lui andava avanti a raccontare raccontare raccontare, una persona si è alzata e ha chiesto:
"oh storiaio, oh che c'hai in mano?? 
in effetti stava sventolando un foglio in mano da circa un ora senza ancora aver detto cosa fosse..
e lui:
"oh che c'ho! c'ho una mappa del tesoro!

tutti noi sbalorditi, abbiamo chiesto dove l'avesse trovata e di che mappa si trattasse e lui con tutta calma, ha detto che l'ha trovata in un posto tra Sorano e Pitigliano in uno di quei giri che lui fa sempre alla ricerca si storie da raccontare e che questa era la mappa del  tesoro Di oro di Maremma...

Così l'abbiamo vista e studiata, in modo da capire cosa si nascondesse in quei fogli ormai consumati dal tempo e dalle stagioni, ci abbiamo studiato e ristudiato facendoci domande su domande, ma ancora non abbiamo trovato una soluzione, però, abbiamo deciso di rivisitarla di metterla in una chiave moderna e di riprodurre quello stesso percorso che,  passa proprio tra le nostre aziende.

Abbiamo creato una mappa che è diversa, che racchiude dentro attività UNICHE E NON CONVENZIONALI, tipiche e non facilmente trovabili in altre posti, attività che riguardano il  nostro territorio  con speciali condizioni e speciali realizzazioni, andiamo dalle degustazioni in aziende di punta alle merdende fatte in agriturismo, a dei menù speciali fatti apposta per questa mappa, insomma, abbiamo creato una grande iniziativa, concreta, di unione e collaborazione tra aziende, un'idea divenuta realtà che ha UN SENSO, perchè il SENSO e la cooperazione sono le uniche cose che possono caratterizzare attività territoriali di promozione.
Questo è Oro di maremma.

ECCO LA CARTINA VI CONSIGLIAMO DI SCARICARLA E DI FARVI TRASPORTARE IN QUESTO PERCORSO.



venerdì 8 febbraio 2013

Lo Storiaio racconta: Casa Vacanze Hermes e i ricordi di un bambino



Sai, in queste fredde giornate invernali mi capita spesso di andar per boschi a fare la legna. L'altro giorno passeggiavo per il monte Elmo, lo conosci vero ? E' vicino a Sorano. Stavo cercando le fascine, quelle per accendere la stufa. Tutto a un tratto mi sono ritrovato in un posto magico, fuori dal tempo, o meglio, dove il tempo sembra si sia fermato e abbia trattenuto il respiro. Qui ho incontrato un uomo, mi ha detto di chiamarsi Siriano. Ci siamo messi a chiacchera e Siriano mi ha raccontato la sua storia, di quando era bambino e del suo amore per questa terra.
Su' ora siediti per benino, mettiti comodo qui vicino alla stufa, che ti racconto:

Un giorno ormai  lontano
quando la  mamma mi teneva per mano,   
camminando, camminando mi portò in un posto, che mi sembrò tanto lontano. 
La mamma disse: "Andiamo a vedere il campo che abbiamo appena comperato,
il babbo è lì, gli portiamo il pranzo che ho preparato".


Partiti a piedi dal Palazzetto,
camminando per venti minuti vidi Poggio della Croce.
Disse la mamma: "Siamo arrivati, senti il babbo, ci chiama ad alta voce".

Il babbo disse: "Andiamo a mangiare dentro la grotte, stacco l'aratro, levo il giogo, dò un governo alle vacche". La mamma apparecchiava, nella grotte grande, dove c'è sempre il sole a mezzogiorno. Il babbo dopo avere governato le agnelle nel grottino, dalla cantina, lì accanto attingeva un po' di vino. Mentre si mangiava, il babbo raccontava la storia passata, quando tutta l'azienda del nonno Scalabrelli era accorpata. Ad ognuno dei tre fratelli e tre sorelle un pezzo era toccata, ora l'azienda era tutta spezzata. Se riusciremo compreremo un pezzo per volta, si farà l'azienda come era una volta. Finito il pranzo ci riposammo un pochino, io e il babbo facemmo un pisolino. Dopo riposato, andammo tutti a vedere il campo appena comperato. Presi il mio cavallo, nei sogni di bambino una canna, la misi tra le gambe, e saltellando tenendola tra le mani diventò il mio cavallino.






Corri cavallo, corri lontano, ora al trotto, ora al galoppo, ora al passo piano piano. Con il mio cavallino un po' imbizzarrito, costeggio la siepe del campo appena comperato, mi fermo un pochino, lui mangia sul prato, sempre in groppa al mio cavallino, allento le briglie lui si muove un pochino, passa al trotto e continua il cammino. Mi volto indietro guardo lontano, vedo il babbo che ha la mamma per mano.

Continuo il giro di perlustrazione, ero io il nuovo padrone ! Il mio cavallo al galoppo è passato, ritorno verso la mamma tutto d'un fiato. Piticò, piticò, piticò è un po' imbizzarrito, tiro le briglie piano piano, rallenta mi ha obbedito, scendo da cavallo un po' affaticato, lo lascio libero che mangi l'erba del prato.

Il babbo disse: "Una vigna qui faremo, sarà la nostra ricchezza e meglio staremo, ho preso dalle vecchie vigne del posto le marze più belle, il vino buono viene proprio da quelle".

Quanto tempo è passato !!
Mentre ora scrivo seduto al tavolino, ho vicino a me un bicchiere di vino, di quella terra che fu comperata, e sempre della nostra famiglia era stata.
Sento il sapore, il profumo della nostalgia, del tempo che è passato e tutto porta via.

Quell'azienda agricola è divenuta Casa Vacanze Hermes
ora frotte di bambini festosi corrono su quei prati, parlando tante lingue diverse.

Casa Vacanze Hermes è molto indicata per gruppi di amici che vogliono fare festa o gruppi di famiglie con bambini che vogliono trascorrere insieme ore liete.
Uno spazio verde di 5000 metri quadrati, recintato e pensato per gli animali a quattro zampe degli ospiti che verranno. Qui dove il tempo sembra essersi fermato, Casa Vacanze Hermes gentilmente li accoglie.

http://casavacanzehermes.wordpress.com/


*onairiS*


venerdì 4 gennaio 2013

Lo Storiaio canta la Canzone della Befana Maremmana






Befana segnalata nel cielo della Maremma 




Oh di casa, brava gente
questa  sera è epifania
e nel nome di Maria vi si viene a salutar! 

A Voi bravi giovanotti
vi ho portato una biondina 
è simpatica e carina e
vuol farvi innamorar 

A voi altre signorine 
la Befana vi ha portato
un vestito ricamato 
per porterci andà a ballà 

A voi cari vecchiarelli 
vi ho portato un bel sorriso
non guardar le rughe in viso,
tutti allegri a festeggiar ! 

Buona notte a tutti quanti 
del disturbo ci scusate ma
se un galletto a noi ci date
un bel Pranzo si farà.